Altri Sguardi – Immagini della follia tra memoria e progetto

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Mostra fotografica dedicata alla trasformazione del sistema psichiatrico italiano dopo l’approvazione della Legge Basaglia del 1978.

Promossa dal Comune di Bari e realizzata dal Museo Civico in collaborazione con l’Archivio Uliano Lucas, la mostra, a cura di Tatiana Agliani, storica della comunicazione visiva, e Maruzza Capaldi, protagonista della scena culturale barese dagli anni ’70.

L’esposizione propone una selezione di immagini, 80 fotografie scattate tra il 1975 e il 2010, che ripercorrono un viaggio durato quasi quarant’anni tra ospedali psichiatrici e centri di salute mentale in tutta Italia, che parte da Cernusco sul Naviglio e si spinge fino all’estremità meridionale del Salento, raccontando le trasformazioni delle forme di assistenza alle persone con disagi psichici, dallo storico momento della chiusura dei manicomi in seguito alle battaglie di Franco Basaglia alle nuove esperienze di assistenza e ai nuovi modelli di cura sorti in tutta Italia nel corso degli ultimi decenni, in un radicale ribaltamento del rapporto con la malattia e il disagio mentale. Dallo spazio alienante dell’ospedale, che spinge il paziente in una dimensione quasi fetale di totale chiusura verso l’esterno, nel momento della sua riconversione e “apertura”, Lucas segue i pazienti nella lenta riconquista di una normalità e libertà di vita, scoprendo l’euforia della ritrovata possibilità di comunicare e di esprimere sé stessi.

“È più semplice fissare con l’obiettivo il volto statico della degradazione, della morte, che cogliere un attimo di vita o di speranza di vita che rinasce da quella sofferenza” scriveva Franca Ongaro Basaglia.

È disponibile il catalogo della mostra, edito da Adda Editore, che documenta i contenuti espositivi attraverso una selezione di fotografie e testi critici dello psichiatra e psicoanalista Cosimo Schinaia e di Maruzza Capaldi.

 

#Bio ULIANO LUCAS, fotoreporter, Milano, 1942

Formatosi giovanissimo nell’ambiente di Brera e del bar Giamaica, luogo di incontro di artisti, giornalisti e fotografi della Milano anni ’60, ha collaborato, sempre da freelance, con settimanali e quotidiani italiani ed esteri, alternando a servizi sull’attualità e sul mondo dell’arte e della cultura, reportage, spesso sfociati in libri, su temi seguiti lungo i decenni, dalle realtà africane delle guerre di liberazione e della decolonizzazione, alle trasformazioni del mondo del lavoro, alla questione psichiatrica, ancora ai cambiamenti radicali del territorio dall’Italia dell’industrializzazione degli anni ’60 a quella postmoderna del nuovo millennio. All’attività di reporter ha da sempre affiancato quella di saggista e operatore culturale, impegnato nella riflessione sul linguaggio fotografico e nella valorizzazione della sua storia.

Negli anni ’70, fra i promotori dell’attività dell’Airf (Associazione italiana reporter), ha partecipato ad un dibattito sul ruolo della fotografia nell’informazione che ha poi tenuto vivo nel periodo successivo con volumi e mostre come L’informazione negata (1981). Dal 1982 al 1986 direttore dell’immagine dell’Illustrazione Italiana, nel 1985 del mensile Tempo e dal 1980 al 1986 del bimestrale Azimut, ha partecipato a svariate iniziative editoriali, ideato e curato collane di libri, monografie di fotografi e storie fotografiche d’Italia, fra cui i volumi Storia fotografica del lavoro in Italia (1982) e i più recenti Annale Einaudi Storia d’Italia. L’immagine fotografica 1945-2000 (2004), Il fotogiornalismo in Italia. Linee di tendenza e percorsi 1945-2005 (2005), La realtà e lo sguardo. Storia del fotogiornalismo in Italia (2015, con Tatiana Agliani) e A passo lento nella realtà (2024, con Tatiana Agliani).