Pandora – Mostra fotografica di Valentina Labellarte

Pandora-Valentina-Labellarte

Da domenica 2 luglio, il Museo Civico Bari ospita “Pandora”, mostra fotografica di Valentina Labellarte, a cura di Giulio Spagone visitabile negli spazi delle mostre temporanee del Museo al primo piano.

Pandora è un viaggio, il viaggio di una donna alla scoperta delle donne, spiate e invase in un momento intimo e personale: quello di guardarsi (davvero) allo specchio.
Donne in bilico sul filo di seta del bilancio di sé stesse e della propria storia, di quel che è stato e che sarebbe potuto essere.
Scatti realizzati in momenti di grande intimità, in cui c’erano solo due donne: una che guardava ed una che si guardava. Ed uno specchio.

La fotografa Valentina Labellarte è partita da una personalissima riflessione secondo la quale, a suo dire, ogni donna, ha un privato ed intimo momento in cui si fissa nello specchio, ed il vaso si scoperchia.
Alle donne che ha incontrato, ha provato a rubare quell’attimo, guidandole con delle domande, ascoltandone le storie, spiandone i sospiri.

Di specchio in specchio, di storia in storia, di volto in volto, è arrivata a scoperchiare il suo vaso e le è sembrato giusto offrire quel che le era stato offerto.

Il curatore, Giulio Spagone, ha pensato ad un allestimento anticonvenzionale e contemporaneo, che enfatizzasse i contrasti ed il pathos dei ritratti.

La mostra è visitabile negli orari di apertura del Museo Civico di Bari ed è inclusa nel biglietto d’ingresso.

Intero: 2,50 euro – Ridotto: 1,50 euro
Lun, merc, giov: 10.00 – 18.00
Ven, sab: 10.00 – 19.00
Mart: chiuso

Domenica 2 luglio apertura straordinaria dalle 17:00 alle 20:00.

Biografie degli artisti

Valentina Labellarte, fotografa e autrice della mostra

Cresciuta in una famiglia di antiquari, tra gallerie, aste e collezioni private, ha proseguito il suo piano di studi in storia dell’arte, perché il bello era ormai parte integrante della sua formazione, tanto da lavorare dieci anni nella galleria di famiglia.

La fotografia è arrivata dopo, da adulta, con irruenza. Ha cominciato con il reportage, la streetphotography, poi i ritratti e la moda.

Tutto il suo interesse fotografico verte sulle persone, che osserva da sempre, sin da bambina, sin da quando la fotografia era lontana, ma latente, sopita, come lava che cova.

Valentina ora, sente di aver trovato il suo modo per poter raccontare ciò che vede, come lo vede.
La provenienza dalla streetphotography e la voglia di non alterare mai la sacralità della naturalezza di una scena, vien fuori anche nelle sedute di ritratto, durante le quali lei non chiede al soggetto di assumere particolari pose, bensì lascia libero di muoversi, parlare, spostarsi, sperando che dimentichi la macchina fotografica, e le regali il vero.
Usa sempre luce naturale o occasionale e non crede nella necessità del fotoritocco.

Giulio Spagone, fotografo e curatore della mostra

Nato a Bari nel 1984 scopre la fotografia grazie a suo padre. Incline all’arte in tutte le sue molteplici sfumature usa la macchina fotografica per cercare di sentire il profumo della luce in qualsiasi situazione lo circondi.

Sin da subito manifesta il suo interesse per il teatro e la danza frequentando numerosi corsi e laboratori. Nel teatrodanza e nelle arti performative inizia la personale ricerca.

Il suo incontro con la fotografia nasce inizialmente dall’esigenza di voler tradurre il gesto performativo in immagine. Trova nella tecnica fotografica del “lightpainting” la propria dimensione, dove luce, movimento e lunghe esposizioni regalano all’artista una nuova estetica.

Riconosciuto ufficialmente dalla Light Painting World Alliance, contina nella fotografia la sua ricerca artistica e tecnica trovando nell’elemento “Luce” il proprio percorso di sperimentazione. Le sue immagini fanno parte di collezioni pubbliche e private.

La sua continua ricerca lo porta a dialogare anche con altri linguaggi come la video art e la musica. Collabora da
diversi anni con il chitarrista e compositore di musica elettronica Glanko. Con la compagnia di danza urbana “Baduclan Dance Company” lavora come direttore della fotografia. Attualmente in strutture pluridisciplinari propone laboratori di “photoexperience” dove fotografia, danza, musica, video, teatro dialogano insieme nell’esplorazione di dimensioni alternative.