Gramsci. I quaderni e i libri del carcere

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La mostra Gramsci. I quaderni e i libri del carcere verrà inaugurata a Bari, presso il Museo Civico, il 15 novembre alle ore 12,00.

I manoscritti dei 33 quaderni del carcere – provenienti da Londra, dove sono stati esposti presso l’Istituto italiano di cultura – saranno affiancati da una selezione di volumi appartenuti a Gramsci durante gli anni della sua detenzione.

I quaderni saranno collocati all’interno di apposite teche e disposti nella successione cronologica stabilita nell’edizione critica pubblicata nel 1975 e confermata dall’Edizione nazionale degli scritti di Antonio Gramsci; essenziali didascalie forniranno le indicazioni sull’oggetto esposto (misure e date) e ne illustreranno il contenuto.

All’emozione di vedere i quaderni e i libri appartenuti a Gramsci si unirà la possibilità di sfogliare e ingrandire le pagine dei manoscritti attraverso schermi touch screen; le immagini dei volumi con i vari contrassegni carcerari (numero di matricola, timbri, autorizzazioni, ecc.) si potranno visualizzare sugli schermi, accompagnate da brevi giudizi di Gramsci tratti dai Quaderni e dalle Lettere dal carcere.
Si potrà ammirare la particolare grafia di Gramsci che, sebbene minutissima, risulta di facile lettura grazie alla sua regolarità e all’assenza di segni di ripensamento; si potranno confrontare le note di prima stesura – barrate dall’autore, ma sempre leggibili – con quelle ricopiate e rielaborate nei quaderni in cui volle trattare estesamente alcuni argomenti: il pensiero di Niccolò Machiavelli, la filosofia di Benedetto Croce, il Risorgimento italiano, l’americanismo e il fordismo, il folclore, la critica letteraria, il giornalismo, la storia e la funzione degli intellettuali italiani.

Restaurati nel 2016 dall’Istituto Centrale per il Restauro e la Conservazione del Patrimonio Archivistico e Librario del MIBACT, i manoscritti dei quaderni sono stati in mostra a Torino per il XXIX Salone internazionale del libro (12 maggio–16 maggio 2016), a Milano (Gallerie d’Italia, 24 maggio–17 luglio 2016) e a Genova (Palazzo Ducale, 29 luglio–11 settembre 2016).
Dopo l’esposizione intitolata Antonio Gramsci e la Grande guerra (11 febbraio-10 marzo 2017), in occasione dell’ottantesimo anniversario della morte del pensatore sardo, la mostra è stata arricchita e riproposta a Roma (Palazzo Montecitorio, 27 aprile-7 giugno 2017) e a Cagliari (Fondazione di Sardegna, 22 settembre-22 ottobre 2017).


I QUADERNI

Gramsci ottiene il permesso di scrivere nel gennaio del 1929, mentre è recluso nel carcere di Turi dove sconta la condanna a oltre vent’anni inflittagli il 4 giugno 1928 dal Tribunale speciale per la difesa dello Stato. Inaugura il primo quaderno già l’8 febbraio 1929 e, sino al novembre 1933, quando lascerà Turi per una clinica di Formia, compilerà 21 dei 33 quaderni di annotazioni, traduzioni, appunti miscellanei. Ad essi consegna le riflessioni sulle cause che hanno condotto alla vittoria del fascismo e su una lunga serie di «quistioni» filosofiche, storiografiche e politiche che toccano aspetti fondamentali della modernità: l’apogeo e la crisi dello Stato-nazione, l’industrialismo, il rapporto dirigenti e diretti, la funzione degli intellettuali, le tensioni derivanti dall’unificazione internazionale dei mercati a fronte di una politica chiusa nei confini nazionali, la guerra mondiale e la nascita della società di massa, la funzione dei partiti e l’emancipazione delle classi subalterne.
Alla sua morte i quaderni sono inviati a Mosca dalla cognata Tatiana Schucht e tornano in Italia nel marzo del 1945.


I LIBRI

Il Fondo librario Antonio Gramsci viene costituito nel marzo 1950, quando i volumi, fatti giungere a Mosca da Tatiana Schucht, rientrano in Italia a bordo di un piroscafo sovietico. A questo primo nucleo di libri e riviste si aggiungono presto quelli conservati dal fratello Carlo, mentre un cospicuo numero di volumi resta a casa della moglie Giulia e presso i familiari a Ghilarza. Il Fondo si compone attualmente di 763 volumi (tra libri, opuscoli e annuari) e 76 testate di periodici (con circa mille fascicoli). I libri che riportano contrassegni delle carceri di Roma, Milano e Turi sono poco meno di trecento. Si tratta in larga parte di pubblicazioni inviategli dalla libreria Sperling & Kupfer di Milano, presso la quale Piero Sraffa aveva aperto un conto a beneficio di Gramsci, e di libri provenienti dalla sua abitazione di via Morgagni a Roma, dove fu arrestato l’8 novembre 1926.


IL CATALOGO

Sarà disponibile un catalogo della mostra pubblicato dalla casa editrice Arkadia, comprensivo della descrizione analitica del Fondo librario.

I CURATORI

La mostra, realizzata dalla Fondazione Gramsci, è stata promossa e finanziata dalla Regione Puglia e gode del patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, del Ministero della Giustizia e del Comune di Bari.
Alla sua realizzazione hanno collaborato l’Archivio centrale dello Stato e la Fondazione Gramsci di Puglia.


EVENTI

Durante i giorni di apertura della mostra sono in programma le seguenti iniziative:

  • Convegno internazionale di studi Gramsci, la guerra, la rivoluzione. Tra Oriente e Occidente
    16, 17 e 18 novembre.
    In collaborazione con la Fondazione Gramsci di Puglia, IGS-International Gramsci Society e con il Centro interuniversitario di ricerca per gli studi gramsciani, DISUM-Dipartimento di studi umanistici
    Centro polifunzionale per gli studenti dell’Università di Bari
    Ex Palazzo delle Poste, Piazza Cesare Battisti, Bari
  • Presentazione del volume Studi gramsciani nel mondo: Gramsci nel mondo arabo (Il Mulino 2017)
    29 novembre
    Libreria Laterza, via Dante 53, Bari
  • Convegno internazionale di studi Gramsci nel mondo arabo

30 novembre e 1 dicembre
Centro polifunzionale per gli studenti della Università di Bari
Ex Palazzo delle Poste, Piazza Cesare Battisti, Bari

  • Presentazione del volume dell’Edizione nazionale degli scritti di Antonio Gramsci:
    Quaderni miscellanei (1929-1935), tomo 1 (Istituto della Enciclopedia Italiana, 2017)
    11 dicembre
    Museo Civico, Strada Sagges 13, Bari

La mostra sarà visitabile dal 15 Novembre al 12 Dicembre 2017 e osserverà gli orari di apertura del museo:

lunedì-mercoledì-giovedì: 10.00-18.00
venerdì-sabato: 10.00-19.00
domenica: 10.00-18.00